Buone pratiche
Nuove competenze e nuovi ruoli
Circa il 50% della forza lavoro di una piccola organizzazione che offre supporto alle famiglie, composta esclusivamente da donne, riporta un alto livello di stress e burnout professionale dovuti al carico emotivo che l’attività implica. Si rende quindi necessario capire come migliorare le condizioni lavorative e ridurre i livelli di avvicendamento del personale.
Fornire supporto a famiglie in difficoltà richiede un mix bilanciato di competenze tecniche e interpersonali. L’attività può essere alienante e causare pressioni emotive significative, senza contare la percezione di una mancanza di prospettive in termini di carriera. L’organizzazione quindi ha previsto un corso di formazione al fine di far acquisire ai lavoratori nuove competenze e farli diventare dei “life coaches” o “preparatori per la vita”.
Il progetto relativo al “preparatore per la vita” ha in realtà un duplice obiettivo. Da un lato, preparare gli assistenti familiari con competenze comunicative per gestire adeguatamente le esigenze del loro nuovo ruolo. Dall’altro, fornire loro un titolo riconosciuto formalmente. Il corso di formazione è gratuito per i lavoratori con una età superiore ai 45 anni, quindi può essere di particolare interesse per chi vuole specializzarsi in questa attività.